A quale piattaforma appartiene Data Studio?
Google Data Studio è una vera e propria piattaforma di Business Intelligence
uno strumento innovativo che permette di visualizzare ed aggregare dati provenienti da fonti diverse in un unico contenitore per creare ed analizzare indicatori (KPI) ed avere la fotografia di uno scenario specifico.
Sarà possibile creare dashboard personalizzate chiare e condivisibili; potremmo racchiudere in un solo luogo molteplici dati, provenienti da strumenti differenti, solitamente slegati fra loro. Con Google Data Studio si potranno anche condividere facilmente le informazioni importanti, ad esempio con un team di lavoro oppure un cliente.
Grazie ai layout predefiniti e alla massima personalizzazione dei template in ogni loro aspetto, la visualizzazione dei dati sarà facilmente fruibile da qualunque utente.
Perché utilizzare questo strumento?
Poter visualizzare i dati in modo chiaro (e solo quelli che ci interessano veramente) ci consentirà di monitorare i progressi fatti e di raggiungere gli obiettivi prefissati più rapidamente. Risulta quindi indispensabile l’utilizzo di uno strumento con cui realizzare report leggibili in poco tempo.
Cosa fa Google Data Studio?
- È gratuito
I suoi servizi sono alla portata di tutti, infatti per poter utilizzare Google Data Studio è richiesto solo un account Google. I template sono illimitati ed è possibile scegliere tra le 180 lingue disponibili. - Perfetto per voi e i vostri clienti
Basta grafici da inviare ai clienti; grazie alla possibilità di condividere i rapporti creati, potrete rendere partecipi in TEMPO REALE i Vs clienti dei risultati di qualsiasi azione di Marketing Digitale - È rapido ed intuitivo
Ha un’interfaccia semplice ed intuitiva, non serve essere esperti per utilizzarla.
E per chi non sapesse da dove iniziare esiste un corso online messo a disposizione dalla stessa piattaforma. - È versatile e customizzabile
I template e le dashboard sono completamente personalizzabili: dalla grafica alle sorgenti di dati. I report risulteranno molto più leggibili perché il loro aspetto sarà accattivante, chiaro e comprensibile. L’obiettivo è raccontare una storia attraverso i dati, presentati in modo da realizzare un Data Storytelling. - Permette connessione e dinamicità
Google Data Studio crea un collegamento diretto con varie piattaforme di dati. Non sarà più necessario estrapolare dati ed importarli in un foglio di calcolo ogni volta che necessitiamo di un report aggiornato e puntuale.
Grazie alla connessione continua, i dati risultano dinamici e sempre aggiornati. - Adatto per la condivisione
Con questo tool la condivisione dei file è semplice ed immediata. Esistono due possibili gradi di condivisione: edit (da la possibilità di modificare il contenuto del report in tempo reale) e wiew (permette la sola visualizzazione).
Come funziona Data Studio?
Con una relazione visibilmente appetibile è possibile guidare lo sguardo del lettore attraverso un percorso preciso. L’usabilità dei report dipende da molti fattori.
Un foglio pieno di dati senza ordine e colore, non è quindi solo antiestetico ma anche poco leggibile.
Come abbiamo già detto Data Studio è uno strumento capace di trasformare i dati in dashboard informativi completamente personalizzabili. Ma in cosa consiste esattamente la personalizzazione?
È possibile realizzare un Data Storytelling con mappe geografiche, tabelle di dati impaginati, tabelle pivot e grafici di vario genere come: a linee e a barre, a torta o ad area e a bolle. Si potranno inserire stili, temi, colori e immagini, così come svariati tipi di link ipertestuali (ad esempio cataloghi prodotti, video, immagini e molto altro).
Un altro aspetto importante del processo di creazione è l’interattività dei rapporti.
Si ha la possibilità di renderli interattivi con:
- filtri di visualizzazione
Ad esempio filtrare in base alle fonti e alle sorgenti di traffico (sia organico che a pagamento); - filtri di esclusione
Utili per includere ed escludere dalle tabelle dati importanti - controlli ad intervalli di tempo
L’intervallo di date può essere impostato sugli ultimi 30 giorni, 14 giorni o 7 giorni. È anche attiva la funzione con cui confrontare un intervallo specificato di date con lo stesso periodo dell’anno precedente. In questo modo sarà facile vedere, confrontare ed analizzare le tendenze nei dati.
Come si chiama il tool per importare dati di fonti esterne dentro Data Studio?
Google Data Studio offre la possibilità di visualizzare in un unico tool le informazioni provenienti da più sorgenti di dati.
É possibile creare in modo semplice dei rapporti con dati provenienti da origini diverse ed è in questo momento che entrano in gioco i Connettori.
Data Studio lavora con molti tipi di data sources e i connettori servono proprio a stabilire una connessione tra le diverse piattaforme di dati. All’interno del tool è possibile importare tre diversi tipi di connettori:
- Google Connectors
Ovvero prodotti di Google Marketing Platform come ad esempio Google Ads, Google Analytics, Display & Video 360, Search Ads 360, Attribution 360, BigQuery, Campaign Manager, Cloud Spanner, Cloud SQL for My SQL, File Upload, Google Ad Manager, Google Cloud Storage, Google Sheets, MySQL, PostgreSQL, Search Console,Youtube Analytics. - Partner Connectors
Come per esempio Ad Data + Google Analytics, AdRoll, Adobe Analytics, Adform, Amazon Ads, Amazon Seller, Analytics Canvas, Bing Ads, Criteo, Content King, Ebay Seller Central, Facebook Ads, Facebook Insights, Instagram Ads, Instagram Public Data, LinkedIn Ads, Pinterest Analytics, Twitter Analytics. - Open Source Connectors
E tre Open Source: Chrome UX Report, GKE Usage Metering, Kaggle.
Realizzando una fusione di dati sarà possibile confrontare fino a cinque origini dati in una singola tabella o grafico.